La vocazione strategico-militare del sito di Torre del Mordillo – per il controllo delle vie di comunicazione lungo il percorso del fiume Crati e in prossimità della confluenza dell’Esaro e del Coscile – perdurò anche in epoca medievale quando fu edificata l’omonima torre di vedetta, che si inserisce nel sistema difensivo di epoca normanna.
Questo sistema interessa la Sibaritide centro-settentrionale con la fondazione nell’anno 1048 del vicino castello di Scribla (Località Torrione di Spezzano Albanese) e i castelli diMalvito e San Marco Argentano.
La torre, a pianta circolare e realizzata in muratura piena, venne costruita probabilmente attorno all’XI secolo. Essa ha una circoferenza di 8,20 m ed è conservata per un’altezza di 7,30 m, il pietrame disperso alla base fa però ipotizzare un’altezza originaria maggiore. La presenza sull’estradosso di numerosi fori di palo (buche pontaie) ne attestano l’utilizzo solo come punto di avvistamento.
La sommità e il paramento in pietra e laterizi della torre sono stati interessati da operazioni di restauro e protezione; le lacune del muro sono state integrate con pietre simili a quelle antiche disposte secondo le tessiture esistenti, in leggero sottosquadro.
UN PO’ DI STORIA
- Bronze recente (1350-1200 a.C.) – tracce di insediamento a Torre Mordillo.
- Bronze finale (1200-1000 a.C.) – occupazione del pianoro in epoca protostorica.
- Primo ferro (1000 a.C.- fondazione Sibari, circa 720 a.C.) insediamento e necropoli protostorica a Torre Mordillo.
- Alla fine dell’VIII sec. a.C. iniziò la fase di colonizzazione greca della Calabria e nel 120 a.C. fu fondata la più antica tra le colonie magnogreche: Sibari.
- Nella prima metà del IV sec. a.C. i Brettii, popolazione italica di ceppo osco, cominciano la loro espansione dal territorio interno della Calabria verso le coste a danno delle colonie greche.
- Nell’lll sec. a.C. ha inizio l’ingerenza di lierna nelle vicende storiche della Calabria, quando Thurii e altri centri coloniali ne chiesero l’appoggio militare per difendersi dalle aggressioni di Lucani e Brettii.
- Nel V sec. d.C., alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C.), i Bizantini conquistano la Calabria e parte del Mezzogiorno d’Italia. La presenza bizantina portò nuovamente in Calabria i segni dell’ellenismo, grazie anche all’azione religiosa dei monaci che riuscirono a riconvertire molte popolazioni locali in comunità di tipo greco.
- Tra il X e l’XI sec. la conquista normanna segna la fine del dominio bizantino. È a loro che si attribuiscono la costruzione di ville, fortezze e torri di avvistamento, per controllare e proteggere i territori conquistati.
- Tra il XII e il XVIII sec., la Calabria fu interessata da ondate di migrazioni di popoli Arbëreshë, originari del sud dell’Albania e del nord della Grecia in fuga dalla dominazione turca. Dopo il 1468, anno della morte di Giorgio Castriota Scanderbeg, eroe della resistenza albanese contro i turchi ottomani, nacquero le colonie italo-albanesi dell’Italia meridionale. L’identità culturale di queste comunità si conserva ancora oggi nelle tradizioni, nel rito bizantino e nella lingua (arbèrishtja).
- Nel 1816 fu istituito il Regno delle due Sicilie dal re Ferdinando I di Borbone, che dopo il Congresso di Vienna, unì in un’unica entità statale il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia.