STORIA DEGLI SCAVI
1888: Luigi Viola, allora direttore del Museo di Taranto, avviò ricerche sistematiche per individuare l’antica Sibari. In tale occasione portò alla luce sul pianoro di Torre Mordillo una vasta necropoli databile all’età precedente la colonizzazione greca. Nel corso della campagna di scavo furono rinvenute circa 230 sepolture, per la maggioranza a fossa rettangolare con cordolo e copertura in pietrame.
1963-1967: Una missione del Museo dell’Università della Pennsylvania diretta da O.C. Colburn, condusse quattro campagne di scavo sul pianoro di Torre Mordillo, che permisero di individuare un imponente centro urbano di età ellenistica, con impianto urbanistico regolare e dotato di un articolato sistema difensivo.
1987-1995: La Soprintendenza Archeologica della Calabria, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale al Museo Pigorini di Roma, sotto la direzione scientifica di Silvana Luppino e Flavia Trucco, effettuò nuove indagini.
Tra il 1987 e il 1990 fu individuata un’importante sequenza protostorica relativa alle Età del Bronzo recente e finale, con resti di strutture abitative e furono indagati tratti di mura individuati già negli scavi di Colburn, oltre ad un asse stradale, pertinente alla città ellenistica.
Nelle campagne di scavo successive, che si conclusero nel 1995, proseguirono le indagini sulle fortificazioni ellenistiche nel settore nord-occidentale e lungo il perimetro del pianoro.