Restauri
Restauri

I lavori di restauro del Parco Archeologico di Torre Mordillo hanno interessato anche la torre medievale, la quale risultava in più punti compromessa dall’abbandono e dallo scorrere del tempo.

La finalità dell’intervento era di protrarre la vita della struttura, che grazie alla sua posizione è divenuta un elemento significativo del paesaggio. Per questo motivo sono state risarcite le lacune che si erano formate nei paramenti, probabilmente a causa di fulmini. Strutture di questo tipo sono infatti soggette ad essere colpite da fulmini e quando ciò avviene sono investite da un’energia enorme che si sviluppa all’interno del nucleo attraverso l’acqua che si è infiltrata nelle lesioni, provocando una vera e propria esplosione. Si formano, così, lesioni verticali e si verifica l’espulsione della muratura.

La sommità della torre, danneggiata nella sua integrità, è stata interessata da operazioni di restauro e protezione. Dopo la fase di consolidamento degli elementi distaccati, la superficie è stata preservata con uno strato di malta ricca di frammenti laterizi, che protegge la sommità dall’infiltrazione dell’acqua.

Le operazioni di restauro hanno interessato anche il paramento in pietra e laterizi. Le lacune del muro sono state integrate con pietre simili a quelle antiche disposte secondo le tessiture esistenti. Al fine di inserire visivamente le integrazioni alle parti originali, le nuove murature si presentano il più possibili simili a quelle esistenti. La riconoscibilità delle integrazioni moderne è stata garantita con un leggero sottosquadro (la muratura è posta leggermente arretrata rispetto a quella antica, così da facilitare l’individuazione delle parti ricostruite).


Finitura della sommità della Torre:

  • Scarnitura delle vecchie malte ammalorate;
  • Rimozione della vegetazione infestante e devitalizzazione delle radici;
  • Lavaggio e spazzolatura delle superfici;
  • Allettamento di elementi smossi o distaccati;
  • Stuccatura e sigillatura dei giunti;
  • Stesura di uno strato di intonaco tipo cocciopesto avendo cura di formare scivoli per lo scorrimento delle acque piovane.

Restauro del paramento in pietra e laterizio e sigillatura delle fessurazioni:

  • Scarnitura delle vecchie malte ammalorate;
  • Lavaggio e spazzolatura con spazzole di saggina;
  • Stuccatura dei giunti con malta di calce idraulica;
  • Spazzolatura e spugnatura finale.


Reintegrazione lacune del paramento murario:

  • Pulizia e lavaggio con acqua da residui e polvere;
  • Nuova muratura con tessiture e materiali simili a quelli esistenti. La differenziazione sarà ottenuta attraverso il leggero sottosquadro della muratura (1-1,5 cm) e l’assenza di frammenti laterizi. Dovranno essere garantiti gli orizzontamenti di cantiere e conservati fori da ponte. Sarà impiegata malta miscelata in opera, gli inerti, oltre a sabbia, dovranno essere selezionati per granulometria e cromatismo simili a quelli delle murature esistenti.
  • Spugnatura finale per far emergere la granulometria degli inerti.